Stufe ad irraggiamento vs Stufe a convezione: la sfida del secolo

Il fischio dell’arbitro sancisce l’ inizio della sfida tra due squadre molto agguerrite e preparate, pronte a tutto per vincere ad ogni costo quello che sembra essere il match del secolo.

Da una parte le pluri-campionesse e date assolutamente per favorite dai bookmaker dopo innumerevoli anni di dominanza sul mercato del riscaldamento a legna (e a pellet): Le stufe a convezione

Dall’altra parte è schierata una squadra di “mezze-sconosciute” e spesso denigrate pretendenti al prestigioso titolo di “miglior riscaldamento possibile”: Le stufe ad irraggiamento

Le due squadre si sfideranno nelle 7 aree principali che caratterizzano un sistema di riscaldamento efficace, economico e salubre: vince chi se ne aggiudica di più!

Ecco le 7 aree di interesse che caratterizzeranno questa epica sfida:

  1. RISPARMIO: quale stufa consuma meno legna (il pellet è squalificato)
  2. SALUTE, quale stufa fa circolare meno polvere nell’abitazione
  3. OMOGENEITA’ del calore nei locali
  4. UMIDITA’ dell’aria, quale stufa consente un aria meglio respirabile
  5. INVOLUCRO, quale stufa consente il riscaldamento dell’ involucro edilizio
  6. CASE VECCHIE (non isolate), quale stufa è più efficace nel riscaldarle
  7. SECONDE CASE, quale stufa è più veloce a riscaldarle

Siamo pronti, le squadre sono in campo, pop-corn e birra in mano, ed ecco il fischio di inizio! Si parte!


1) RISPARMIO: quale stufa consuma meno legna?

(il pellet è squalificato in partenza)

Una stufa convettiva è di norma una stufa leggera in acciaio, ghisa o ferro e nel caso fosse rivestita di altro materiale come pietra, maiolica o altro materiale non supera mai i 700-800 Kg di peso. E’ dotata di aperture sul coperchio o di ventole che ne consentono la fuori uscita di aria calda. Con queste caratteristiche sono comunemente chiamate anche Stufe a fuoco continuo e bruciano notoriamente grandi quantità di combustibile in quanto necessitano di frequenti cariche di legna durante la giornata ed anche se chiamate a “lunga autonomia di combustione” non cedono praticamente mai una quantità di calore regolare ed omogenea nel tempo.

Le stufe ad irraggiamento, più comunemente conosciute come stufe ad accumulo termico, sono stufe più pesanti (dai 1.000 Kg in su) costituite da un corpo interno pesante (pietra o refrattario) che è caratterizzato da un percorso fumi lungo almeno 2-3 metri che consente l’accumulo dell’energia termica sprigionata da una combustione “viva e ad alte temperature” che solitamente non supera le 2 ore, consentendo alla stufa di riscaldare la casa per moltissime ore anche a FUOCO SPENTO e con il minimo consumo di legna.

“In questa specifica area vincono a mani basse le stufe ad irraggiamento”: 1 – 0

La palla è nuovamente al centro, non sarà sicuramente una piccola disattenzione difensiva a mettere in ginocchio le favorite.


2) SALUTE, quale stufa fa circolare meno polvere nell’abitazione?

Le stufe convettive come si evince dal loro nome riscaldano i locali per convezione, ovvero il sistema di riscaldamento utilizzato nella maggior parte delle case o uffici (vedi caloriferi o termoconvettori). Questo riscaldamento ha come unico obiettivo il surriscaldamento dell’ aria nelle immediate vicinanze del corpo riscaldante (la stufa) generando una continua massa di aria calda che alleggerendosi sale verso i soffitti spostando le masse di aria fredda verso il basso che correranno in direzione opposta, ovvero verso il corpo riscaldante. Inevitabile che questo moto continuo di aria calda e fredda sollevi e faccia circolare moltissima polvere con la conseguente inalazione da parte degli abitanti dell’abitazione.

Le stufe ad irraggiamento riscaldano i locali grazie al loro mite calore radiante, ovvero tramite luce infrarossa. Questo sistema di trasporto dell’ energia termica, al contrario della convezione, non si serve di un mezzo come l’aria per propagare il calore, ma i raggi infrarossi riescono ad allontanarsi dal corpo riscaldante per oltre 6 metri riscaldando in profondità ogni OGGETTO che incontra: muri, pavimenti, soffitti, mobili, persone, gatti, cani ed elefanti… tutto insomma. L’aria viene riscaldata per una piccolissima parte che non influisce minimamente nell’ innesco di un moto convettivo. Ne consegue che anche la polvere rimane al suo posto e non circola nell’abitazione e non viene respirata dai suoi abitanti.

“Anche in questa specifica area vincono a mani basse le stufe ad irraggiamento”: 2 – 0

Il raddoppio è un brutto colpo ma le campionesse sono pronte a ribaltare il risultato, ce la faranno?


3) OMOGENEITA’ del calore nei locali

La stufa convettiva, per il sistema di riscaldamento che la contraddistingue e che ho sopra descritto, crea forti differenze di temperature dell’ aria vicino al corpo riscaldante e nella parte più alta dei locali (soffitti) e mantenendo freddi pavimenti e locali molto lontani dalla stufa.

La stufa ad irraggiamento riscalda in maniera omogenea dal pavimento al soffitto con pochissimi gradi di differenza e, se la casa è discretamente isolata, i muri riscaldati dalla stufa diventano un collegamento termico per le stanze più lontane che si troveranno solamente a 2-3 gradi di differenza dal locale della stufa.

“In questa specifica area vincono nuovamente le stufe ad irraggiamento”: 3 – 0

Comincia a mettersi male per le stufe convettive, ma ricordiamoci che la gara è al meglio delle 7, quindi mai darsi per vinte!! Forza, sento aria di rimonta!


4) UMIDITA’ dell’aria, quale stufa consente un’ aria meglio respirabile?

Sempre per il concetto che l’aria a contatto con la stufa convettiva si surriscalda, essa perde in buonissima parte le sue molecole di vapore acqueo asciugandosi e diventando più leggera (ecco perché vola veloce verso l’alto). Il ciclo di riscaldamento continuo che caratterizza queste stufe (vedi sfida nr 1) contribuisce a generare aria sempre più secca nell’abitazione creando un ambiente ostile per la nostra respirazione e favorendo l’irritazione delle vie respiratorie.

La stufa ad accumulo, riscaldando i solidi e non l’aria, lascia invariato il tasso di umidità presente nell’ abitazione generando un clima perfetto per noi esseri umani (e non solo) e aria facilmente respirabile e che non asciuga le nostre vie respiratorie.

“Anche in quest’ area vincono senza batter ciglio le stufe ad irraggiamento”: 4 – 0

Il punto della vittoria è arrivato! La sfida potrebbe terminare qui visto che è al meglio delle 7, ma proseguiamo per dare l’ opportunità alle avversarie di segnare quanto meno il punto della bandiera..


5) INVOLUCRO, quale stufa consente il riscaldamento dell’ involucro edilizio

Come specificato nell’area di sfida nr 2, le stufe convettive si occupano unicamente di riscaldare l’aria e di conseguenza i locali che riescono a raggiungere prima di raffreddarsi. Di fatto l’aria calda da sola non è in grado di riscaldare in profondità i solidi, e proprio i muri freddi, le finestre e i pavimenti si occuperanno di raffreddarla per obbligarci a riscaldarne un quantitativo sempre maggiore (di aria). Quindi l’aria calda non riesce a creare innalzamento termico sufficiente nei solidi dell’abitazione e  garantire calore nella struttura dell’involucro edilizio.

Di contro, le stufe ad accumulo (quelle vere), riescono a riscaldare in profondità qualsiasi materiale solido e quindi anche l’involucro edilizio, che se discretamente isolato non lascerà sfuggire il calore ricevuto fungendo da volano termico verso l’interno dell’abitazione facilitando il raggiungimento dell’ “equilibrio termico” (concetto un pò complesso da sviscerare in questo momento) e sommandosi giorno dopo giorno al nuovo irraggiamento prodotto dalla stufa con un limitato quantitativo di legna.

“Anche in questa quinta area vincono con facilità le stufe ad irraggiamento”: 5 – 0

Il risultato era ormai compromesso ma qui siamo ai limiti dell’ umiliazione…


6) CASE VECCHIE (non isolate), quale stufa è più efficace nel riscaldarle?

Le case vecchie e non isolate, tipicamente molto difficili da riscaldare, possono essere riscaldate abbastanza efficacemente con la produzione di aria calda di una stufa convettiva che sicuramente abbasserà i costi di riscaldamento rispetto al Gas. Saranno cmq necessari grandi quantitativi di combustibile ma si riuscirà ad ottenere il risultato voluto.

Le stufe ad irraggiamento invece non si trovano spesso bene in queste circostanze poiché i muri non coibentati fanno sfuggire il calore donato dalla stufa e annullando in alcuni casi la potenza termica emanata dalla stessa in quanto l’aria raffreddata dai muri freddi ha la meglio. Esistono vari tipi di muratura che rispondono più o meno bene all’irraggiamento ma oggi non li approfondiremo. In termini generali diciamo che una casa non isolata avrebbe bisogno di stufe ad accumulo molto grandi e potenti e non sempre si otterrebbero i risultati sperati a meno che non si tenga conto di questi aspetti nella progettazione e nel posizionamento della stufa.

“Questa specifica area la vincono di misura le stufe a convezione”: 5 – 1 

Era ora!!! Il punto della bandiera è fatto, l’orgoglio è salvo!


7) SECONDE CASE, quale stufa è più veloce a riscaldarle

Nelle seconde case, specialmente quelle di montagna, se lasciate parecchi giorni senza riscaldamento (o al minimo), il riscaldamento di una stufa convettiva aiuterà ad aumentare velocemente i gradi dell’aria ambiente visto le sue caratteristiche sopra descritte.

Diverso per una stufa ad accumulo che in una circostanza del genere non riuscirebbe ad alzare la temperatura se non dopo molte ore di funzionamento e con risultati al quanto discutibili a meno che non ci trovassimo davanti ad una casa “molto ben isolata”.

“In questa specifica area vincono a mani basse le stufe convettive”: 5 – 2

Il fischio finale decreta il vincitore di questa sfida che contro ogni pronostico porta alla vittoria queste sconosciute Stufe ad accumulo che in un ambiente così ostile alle loro caratteristiche come l’ Italia dimostrano “e non con estremo sforzo” di poter competere (e stravincere) su un mercato così affollato e “fumoso” come quello delle stufe e caminetti.


Forse il risultato non era così prevedibile visto che le stufe convettive sono molto più conosciute e utilizzate delle stufe ad accumulo ed il perché lo si trova nelle profonde radici culturali degli italiani, cresciuti col caminetto o la cucina a legna.

Diverso invece sarebbe stato il pronostico nei paesi del nord-europa, da sempre abituati a progettare ed utilizzare stufe ad accumulo, in pietra ollare o maiolica e sicuramente si sarebbe partiti avvantaggiati puntando casa, macchina e suocera sul probabile vincente!

Una cosa è sicura, anche in Italia il concetto della stufa ad accumulo sta iniziando a prendere piede (non solo nella sua nicchia specifica di apprezzatori) ma sopratutto in chi ha in progetto di ristrutturare o costruire una nuova casa che per obblighi normativi (ed ecologici) dovrà per forza di cose essere “ben isolata”.

Proprio in questi specifici casi la stufa ad irraggiamento si presta in maniera perfetta a riscaldare case che richiedono un basso fabbisogno energetico creando un micro-clima abitativo perfetto ed un approvvigionamento costante e omogeneo di calore… col minimo sforzo, poco combustibile e il massimo benessere..

A proposito di benessere e salute, se ti fossi perso l’articolo in cui ne parlo lo trovi qui:

https://fuocospento.com/2017/05/09/stufe-convettive-e-riscaldamenti-ad-aria-un-toccasana-per-le-tue-allergie-e-non-solo/

Ok, anche per oggi credo di averti detto tutto (almeno credo) .. passo e chiudo!

Rimani incollato a questo blog perché a breve ne vedremo delle belle!

Un caloroso saluto

Valerio

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