Prova a pensarci…
In che mondo vivremmo oggi se il concetto di ACCUMULO non fosse stato la parola d’ordine nella ricerca tecnologica in qualsiasi settore del mondo moderno?
Ovviamente per accumulo non intendo solamente le tradizionali batterie stilo che tutti conosciamo, ma il concetto di accumulo è in realtà esteso a molti altri campi, energetici e non.
Ok … facciamo degli esempi.
Il settore dell’automobile è probabilmente l’esempio più calzante poiché se pensiamo alle auto elettriche e ad un futuro più sostenibile pensiamo immediatamente a Tesla e alla guerra che tutte le case automobilistiche si stanno facendo per guadagnarsi la propria fetta di mercato in questo specifico segmento.

Solamente chi riuscirà a garantire un’autonomia maggiore alle proprie automobili elettriche (e quindi alle proprie batterie) vincerà inevitabilmente la battaglia diventando il leader di un mercato che sta lentamente diventando obsoleto (per ovvi motivi) per le vecchie tecnologie a benzina, diesel e gas.
Pensiamo agli Smartphone: il presente e il futuro della comunicazione, dell’informazione e probabilmente degli acquisti.

Qui la battaglia si gioca sicuramente su più fronti: i software, le funzionalità, il design… ma chi vorrebbe uno smartphone che dopo 2 ore è scarico?
Il successo di un nuovo dispositivo portatile è dato anche e soprattutto dalla sua autonomia. E non solo nella durata della batteria ma anche nell’accumulo di dati che può contenere. Ecco perché il concetto di accumulo lo si può trovare anche nello sviluppo di nuovi metodi per archiviare dati, sia online (cloud) che offline (schede di memoria).
Perché Duracell è tutt’ora il leader mondiale di batterie? “Perché dura di più” e qualsiasi dispositivo che abbia bisogno di batterie ha bisogno di una BUONA batteria… che per l’appunto, duri di più!!!
Passiamo al settore delle energie rinnovabili.

Il fotovoltaico è probabilmente l’esempio più facile da riportare. Esatto, anche qui il futuro è l’ACCUMULO.
Infatti oggi è già possibile collegare il proprio impianto fotovoltaico ad uno o più accumulatori che garantiscono l’utilizzo dell’energia solare anche in un secondo momento, senza cederla in rete nel caso non fosse utilizzata nell’immediato. In questa specifica applicazione si possono ancora fare passi da gigante ma è senza dubbio il futuro, e probabilmente fra 20 anni avremo case completamente indipendenti (o quasi) per quanto riguarda l’energia elettrica.
Vogliamo parlare dell’acqua calda?

Anche in questo caso troviamo applicazioni nell’edilizia residenziale in cui il modo migliore per NON sprecare energia termica è quello di conservarla in appositi sistemi di accumulo. Che si produca acqua calda tramite un impianto solare termico piuttosto che con una caldaia o una termostufa, il consiglio migliore che ti potrà dare il tuo idraulico o termotecnico, sarà quello di installare un puffer (serbatoio) di accumulo per l’acqua calda prodotta in modo da poterla utilizzare anche in un secondo momento, sia per utilizzo sanitario che per riscaldamenti a bassa temperatura.
Conosci altri esempi in cui il concetto di accumulo ha rivoluzionato e migliorato uno specifico settore? Scommetto di si… e se vuoi puoi commentare in fondo a questo articolo per darmi la tua opinione in merito.
In questo Blog si parla e si scrive ormai da mesi sul concetto di accumulo applicato ad una risorsa antica quanto l’uomo, ovvero il fuoco e la combustione della biomassa legnosa come strumento di riscaldamento e non solo.
Ma c’è un problema… contro-intuitivo rispetto a tutti gli esempi riportati qui sopra.
Le nuove tecnologie del riscaldamento a legna e pellet stanno portando innovazioni dal punto di vista dei rendimenti, degli automatismi, dell’inquinamento, del design ecc… Ma pochissime aziende stanno praticando innovazioni nello specifico segmento dell’ ACCUMULO in totale controtendenza rispetto a qualsiasi altro settore.
Poche e visionarie aziende si sono focalizzate SOLAMENTE in questa specifica direzione che ha già portato innumerevoli benefici in migliaia di abitazioni negli ultimi decenni.
Come ho già spiegato in altri articoli di questo Blog, il motivo lo si può trovare nelle diverse radici culturali e tradizionali dei diversi popoli che abitano questo pianeta ed in particolare i popoli nordici si prestano come pionieri in questo specifico settore proprio perché, le esigenze di sopravvivenza alle rigide temperature del nord Europa, hanno acuito il loro ingegno in questo specifico segmento già molti secoli fa.
Come in tutti gli altri settori, anche nel settore delle stufe a legna e pellet, NON accumulare energia significa automaticamente SPRECARE energia o NON utilizzarla in maniera ottimale e solo quando serve.
E’ vero, la legna è un combustibile rinnovabile, ma perché sprecarla in una stufa o caminetto che ne brucia in grandi quantità?
Perché la fiamma di una stufa o di una camino dovrebbe rimanere sempre accesa e continuamente alimentata se esistono sistemi con i quali l’energia termica prodotta potrebbe essere conservata e rilasciata a fuoco spento per moltissime ore?
L’ACCUMULO di energia è senza dubbio una soluzione valida per inquinare meno, consumare meno e rendere più efficienti, pratici e comodi apparecchi funzionanti a legna e pellet.
Ma soprattutto una stufa ad accumulo ti potrà regalare una cosa molto preziosa e che oggi scarseggia sempre di più nelle nostre frenetiche vite: IL TEMPO!
Immagina di dover dedicare alla tua stufa solamente qualche minuto al giorno e qualche bracciata di legna per poi poter godere la tua casa calda giorno e notte per tutto l’inverno.
Non sarebbe fantastico?
Ebbene si, le stufe ad accumulo possono fare proprio questo. Prendersi cura del calore e del comfort della tua casa mentre tu sei al lavoro o fuori casa per molte ore al giorno. Solamente al tuo rientro dovrai ricaricare di legna la stufa e farla bruciare per un paio d’ore. E il gioco e fatto. Fino al giorno successivo sarà lei pensare a mantenere la casa calda e accogliente.
Ma come scegliere la stufa ad accumulo giusta? Quanto dovrebbe essere grande? Quanto potrebbe costare?
Sono tutte domande giuste.
Una stufa ad accumulo non è dotata di un dispositivo elettronico regolabile ma solamente di una grande massa che garantisce l’immagazzinamento del calore.
Questa massa è importante proporzionarla alla grandezza della casa da scaldare, al suo fabbisogno termico e all’utilizzo che ne vorresti fare (carichi di legna ogni 12 ore, oppure 24 ore). Per questo esistono professionisti che si occupano solamente di stufe ad accumulo.
Le dimensioni e il design sono una conseguenza della potenza termica necessaria e dei tuoi gusti estetici.
Il prezzo! Inevitabilmente una tecnologia migliore costa di più rispetto ad una tecnologia obsoleta. Duracell costa di più rispetto ad una batteria dell’Ikea, una Tesla costa di più rispetto ad un auto a benzina di categoria simile, e un impianto fotovoltaico con accumulo costa necessariamente di più rispetto al tradizionale. Ecco perché una stufa ad accumulo non potrà mai costare meno o uguale rispetto ad una stufa in acciaio o ghisa a fuoco continuo.
Ti piacerebbe saperne di più?
VISITA QUESTA PAGINA e richiedi il materiale GRATUITO per sapere se anche a casa tua una stufa ad accumulo potrebbe portare benefici come calore radiante, comfort termico, bassi consumi di legna e tanto, tanto tempo libero!!
A presto e un caloroso saluto
Valerio Silvestri
PS:
Se non hai ancora letto l’articolo su che cos’è il calore radiante e sul perché non dovresti farne a meno durante l’inverno, puoi leggere questo articolo che ho scritto appositamente per te: Il Calore Radiante. Tutti lo conoscono ma quasi nessuno sa cos’è!