L’approfondimento che mancava: meglio il calore radiante o convettivo? (e non si parla solo di stufe e caminetti)

Oggi siamo abituati a convivere con allergie e irritazioni alle vie respiratorie e sempre più persone soffrono di questi disagi soprattutto d’ inverno. Il businnes degli antistaminici è ormai una fetta importantissima di fatturato delle aziende farmaceutiche ed almeno una persona ogni 2 famiglie soffre di asma o allergie alla polvere.

Tutto questo prima dell’ avvento dei sistemi di riscaldamento ad aria calda non esisteva o se esisteva erano casi davvero isolati, soprattutto tra i più piccini.

La correlazione tra allergie alla polvere e sistemi di riscaldamento convettivi è ormai confermata.

Ma facciamo un passo indietro.

Anche se l’ho già spiegato in un altro articolo non ti farà male rileggerlo in maniera da memorizzarlo per bene: la convezione e’ la trasmissione del calore per mezzo dell’aria.

Semplicemente, se un corpo estremamente caldo surriscalda l’aria presente nelle sue immediate vicinanze, questa essendosi alleggerita a causa dell’evaporazione delle molecole di acqua sale velocemente verso l’alto spostando le masse di aria fredda che incontra le quali a loro volta ridiscenderanno verso il basso creando il cosi detto “moto convettivo”.

Se il mio sistema di riscaldamento oltre a surriscaldare l’aria è dotato di ventole (vedi stufe a pellet elettroniche, caminetti ventilati, termoconvettori) questo spostamento d’aria sarà ancora più veloce e di conseguenza più fastidioso e “polveroso”.

Piedi freddi, soffitti caldi…. insomma tutto il contrario di ciò che servirebbe davvero per godersi una casa calda durante le fredde giornate invernali.

Mentre si pensa che sistemi del genere siano molto efficaci per riscaldare gli ambienti (ed effettivamente è vero) pochi sanno che (magari lo percepiscono ma non collegano le due cose), insieme all’aria calda e fredda nei moti convettivi circolano tutte le polveri, micropolveri, peli ecc.. presenti nell’abitazione.

L’inevitabile conseguenza per chi vive a continuo contatto con questa tipologia di riscaldamento è un’ ingente inalazione di queste polveri, tra le quali la più potente in termini di causa di allergie: l’escremento di acaro.

Se ti fosse sfuggito, ne parlo in quest’altro articolo:

https://fuocospento.com/2017/05/09/stufe-convettive-e-riscaldamenti-ad-aria-un-toccasana-per-le-tue-allergie-e-non-solo/

Ma quali sono i sistemi di riscaldamento che più di tutti fanno circolare la polvere?

Riassumiamoli in queste macro-categorie:

  • Stufe elettroniche a pellet ventilate
  • Camini ventilati e non
  • Stufe in acciaio, ghisa o ferro
  • Stufe in acciaio, ghisa o ferro “rivestite” di maiolica, pietra ecc.. (che io chiamo “le stufe convettive mascherate”)
  • Caloriferi in ghisa o acciaio
  • Termoconvettori
  • Tutti i sistemi ad aria canalizzata per riscaldamento e raffrescamento

Tutti questi sistemi hanno in comune una cosa: mettono in contatto l’aria ambiente con materiali molto caldi (solitamente dai 120-130 gradi in su); l’aria subisce un surriscaldamento ed essicatura molto rapido innescando il moto convettivo.

Quali sistemi invece non surriscaldano l’aria?

Semplice, tutti i sistemi che riscaldano gli ambienti con temperature superficiali più basse, idealmente tra i 40 e gli 80 gradi (temperatura della superficie emittente).

A queste temperature si sviluppa il “miglior” calore radiante (luce infrarossa) a lunghezza d’onda ideale per poter penetrare solidi e pelle umana in maniera efficace e profonda, ovvero in questo caso il calore viene trasferito da un solido (per esempio la stufa) all’ altro (il corpo, i muri, i mobili) senza surriscaldare l’aria e senza intaccarne l’umidità.

In questi ambienti riscaldati per irraggiamento l’aria risulterà piacevole da respirare, sempre alla giusta umidità e soprattutto non svilupperà nocivi moti convettivi di aria calda (in alto) e fredda (in basso) eliminando quasi completamente la circolazione della polvere ed il pericolo di respirarla.

Tra i sistemi più conosciuti per riscaldare efficacemente un’ abitazione con l’irraggiamento vi sono:

  • stufe ad accumulo costruite “interamente” (quindi anche internamente) in pietra ollare (non solamente rivestite)
  • stufe ad accumulo in ceramica o muratura “piene” (non solamente rivestite)
  • Riscaldamento a parete (la tecnologia può essere ad acqua o elettrica)
  • Radiatori elettrici a parete in ceramica o pietra e non in materiali metallici (non i classici termosifoni in ghisa per intenderci)
  • Riscaldamento a pavimento e a soffitto*

* Sul riscaldamento a pavimento e a soffitto vorrei fare un appunto poichè è unico nel suo genere. Fra tutti i riscaldamenti ad irraggiamento la sua particolarità è che si propaga in direzione verticale anziché orizzontale come gli altri. Non è un dettaglio, poichè non riuscirà mai a riscaldare “efficacemente” i muri della casa. Pensa al calore radiante come dei raggi luminosi che vengono emessi dalla superficie emittente in direzione perpendicolare.

Infatti in case non perfettamente coibentate c’è chi con il riscaldamento a pavimento non raggiunge le temperature ed il comfort desiderato, proprio perchè i muri rimangono freddi in quanto i raggi infrarossi emessi dal pavimento in direzione verticale non colpiscono le pareti. Spesso in queste case viene aggiunta una stufa proprio per aumentare il calore percepito.

Inoltre il riscaldamento a pavimento è innaturale per il corpo umano in quanto non siamo concepiti per essere riscaldati dai piedi. Aggiungiamo il fatto che riscaldare il pavimento può seccare l’aria negli strati più bassi  della stanza favorendo la circolazione della polvere. Insomma una bella moda quella del riscaldamento a pavimento e tutt’ ora ampiamente utilizzata ma non per questo la migliore in termini di comfort e salute.

Tornando un attimo indietro ai sistemi di riscaldamento a pellet e legna puoi notare che:

  • Tutte le stufe o camini convettivi sono proprio quel tipo di generatori che notoriamente vengono chiamati “a fuoco continuo” quindi che necessitano di un continuo rifornimento di combustibile (legna o pellet).
  • Tutti i sistemi radianti necessitano invece di meno combustibile, poichè una stufa ad accumulo va caricata ogni 12/24 ore, ed un riscaldamento a parete (o pavimento) necessita di acqua tiepida e non bollente come i termosifoni quindi di meno gas bruciato.

Si potrebbe quindi affermare che la dove fosse possibile sarebbe sempre consigliabile un sistema radiante piuttosto che convettivo, sia in termini di comfort, sia in termini di salubrità, sia in termini di risparmio di combustibile.

Dove non è possibile installare un sistema di riscaldamento radiante e quando non conviene?

Case dove le dispersioni termiche sono davvero “tragiche” (solitamente pareti o solai in cemento armato e grandi vetrate senza taglio termico), insomma tutte quelle case dove riscaldare i muri servirebbe a poco in quanto il calore sarebbe immediatamente perso verso l’esterno non andrebbero in nessun modo riscaldate per irraggiamento. Risulterebbe inefficace e inadatto al suo scopo. Se volessi riscaldare queste case con l’irraggiamento sarebbe necessario compiere prima dei lavori di coibentazione dell’ edificio.

Anche le seconde case di montagna avrebbe più senso riscaldarle in modo convettivo (a meno che non siano ben coibentate) proprio perchè i muri non farebbero a tempo a riscaldarsi accendendo la stufa ad accumulo 1 o 2 giorni a settimana.

Per questi ed altri motivi che un pò alla volta ti spigherò sarebbe importante che il tuo consulente/professionista che ti sta consigliando la stufa giusta per la tua casa facesse un’ attenta analisi dell’ edificio e soprattutto che avesse le competenze per farla.

Siamo d’accordo che la scelta del design della stufa sia importante, ma prima accertati che (dove sia possibile) la tua stufa-caminetto non diventi la tua personale “fabbrica di polvere”.

Se gli argomenti trattati fossero di tuo gradimento lascia un commento o scrivimi nella sezione contatti per qualsiasi dubbio o chiarimento.

Come sempre, un caloroso saluto

Valerio

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